L’ora legale mi aveva staccato le lenzuola di dosso che ancora era buio pesto, non avevo sonno anche se erano solo le quattro solari. Meglio così, forse era l’effetto della febbre di una giornata all’aria aperta. Dopo, sul pullman, con il buio padano che non culla perché è sempre piatto, è tornato all’attacco Morfeo. Un paio d’ore di strade monotone e poi le palpebre si sono schiuse sul sole delle Alpi, quello vero, non quello che indebitamente viene disegnato su qualche straccio legato a un’asta. Sole a spicchi, quello che si sporge dalle cime e ridà colore alle cose. Pietre, strade, alberi e case. prima che appaia la luce, sono grigie, son tetre, son buie.
Stropiccio gli occhi nella Val Formazza, appena oltre la val d’Ossola, territorio di storie partigiane, terra di pietre spaccate in tanti modi diversi, che han segnato l’evolversi della storia dell’uomo, bipede pensante, più duro delle stesse pietre, che ne ha sfruttato il valore scambiandolo con le cose che la terra non da, neanche se l’implori o la spremi, niente manna, al massimo mannaggia. Non resta che spaccarla, con la vanga, con la pala, con il piccone, con la dinamite e, da poco, con l’acqua sotto pressione.
Settore primario dell’economia, quello minerario estrattivo, poche migliaia di addetti. Insieme ad agricoltori e pescatori, diventano poco più di due milioni di braccia che forniscono materia prima per il settore secondario delle trasformazioni, e insieme sfamano il terziario burocratico infocartaceo, in cui anch’io nuoto senza istinto di sopravvivenza, ma anche senza ciambelle di salvataggio. Ogni tanto sfuggo alla pianura per giocare tra le pieghe di Madre Terra, tocco con piccoli battiti d’ali di zanzara i suoi solchi con pensieri sfuggiti ad un esame profondo, che pesano taciti in testa, come blocchi di marmo.
Ciao
Sono stata in questi posti d’estate e mi sono piaciuti molto,ricordo pure Macugnaga che,se non mi sbaglio,e in una valle adiacente alla Val d’ossola.
Mi e piaciuta tantissimo l’idea del sole che rida’ colore alle cose!
Questo inizio di primavera e’ splendido,oggi ho messo i piedi a bagno e l’acqua non era poi così fredda!
Buona serata
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Si Macugnaga è lì vicino, catena del Monte Rosa, è lì che ho scoperto i sentieri del CAI nell’agosto del 1976, piovigginava, scarpette da tennis e maglietta, il segnavia indicava 50′ per il Belvedere, in effetti in 50′ son salito e sceso, facile a 20 anni e con nelle gambe i Peloritani e Nebrodi 😉
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Caro Paolo, i blocchi di cui tu parli sono preziosi blocchi di marmo di Candoglia. La val Formazza, e la Cascata del Toce, sono una delle cose più belle di quella che una volta, unitariamente, era la provincia di Novara. Infatti la zona da te visitata oggi fa parte della provincia Verbano-Cusio-Ossola.
Noterai che non commento dal blog principale ma da quello di supporto.
Ciao, spero ti sia divertito. Ho un Dvd, fatto e mandatomi da un mio ex alunno da Novara che oggi va in giro a fare documentari per la TV, in cui c’è un servizio sulla Val Formazza ed un altro su Villa Taranto sul Lago Maggiore.
Qualora ti interessasse te ne faccio fare una copia.
Bbuona serata. Osvaldo
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Grazie Osvaldo, magari è la scusa buona per venirti a trovare a trovare D)
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Per la seconda volta in questi giorni, leggo un articolo che descrive l’estrazione del marmo. Queste montagne mestose e imponemti mi incutono timore, questi grandi blocchi di marmo bellissimo creano una ferita sul Paesaggio che non rimarginerà mai. Come sempre hai descritto benissimo l’effetto della luce del primo mattini che dona vita ad ogni cosa.
Un saluto affettuoso 🙂
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Sono ferite che durano quanto la nostra vita, ma il pianeta si riprende sempre quel che è suo. D’altronde è anche la natura che la l’esempio con i sassi erratici che stanno li dove non dovrebbero esserci, e secondo me l’estrazione mineraria ha tratto esempio proprio da quello.
Ciao Lucia 🙂
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Bellissima la montagna e doloroso il pensiero di poter perdere certe risorse paesaggistiche e non solo, a causa di attività che comunque, per evitare una rovina ambientale completa, non possono durare all’infinito. C’è da sperare che insieme alla speculazione operi una quantità sufficiente di buon e responsabile senso di salvaguardia della totalità 🙂
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Sai i cavatori traggono sostentamento da quella faticosa attività, a modo loro hanno un rapporto d’amore con la terra. I contratti con il demanio sono in genere decennali, probabilmente fissano anche dei limiti nell’attività. Quello che secondo me manca è l’obbligo del ripristino ambientale. Troppo spesso si vedono pareti di montagna deturpati dall’attività umana e si aspetta solo che la natura faccia il suo corso. Non sono esperto in materia, ma sarebbe già una buona cosa se si lasciassero delle terrazze a livelli diversi per consentire alla terra di depositarvisi e a qualche arbusto di crescere, almeno la dove le altitudini lo consentono.
Poi la pietra viene usata in molti modi, lapidi, tetti, decorazioni, senza parlare dei templi del passato. Ci costruirono anche il Colosseo, guarda in che stato è ridotto 🙂
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Ciao Paolo, credo che a livello di ora legale il signore svizzero del link successivo sarebbe d’accordo con noi. 🙂
http://www.tio.ch/People/People/News/674420/Arriva-l-ora-legale-ma-lui-non-spostera-la-lancetta
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Ho letto. Io faccio di peggio, resto tutto l’anno con l’ora legale 🙂 Quest’anno ho preso subito il ritmo giusto grazie all’alzataccia di domenica, basta che qualche raffreddore autunnale non mi costringa a letto e mi faccia perdere il ritmo. L’unico guaio è che in inverno non posso andare al cinema o al teatro e nemmeno partecipare a riunioni serali o vedere una partita allo stadio, perché alle 22,30 crollo dal sonno. Mi basta un sedile per dormire, solo che la posizione scomoda facilita il russo 🙂
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Non riesco a capire perchè prima dell’ora legale ero già sveglia alle 5,30/6,00 del mattino!
Ora sino alle 7,30 pendo dal sonno e mi devo alzare controvoglia perchè se mi riaddormento non mi sveglierei prima delle 10!!E’ molto strano,sarà anche colpa della primavera?? 😉
Buona giornata Paolo 😀
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Eh si è colpa della primavera 😉 voglio vedere il mese prossimo 🙂
In ogni caso di riposo non è mai morto nessuno, e il dormire ringiovanisce, cosa vuoi di più?
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Magnifici panorami! W la montagna!!! 😀
Fai bene a impiegare il tuo tempo libero in queste escursioni.
Ciao! 🙂
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Potessi farlo sempre sarebbe anche meglio, adesso mi devo organizzare con uscite infrasettimanali, altrimenti la famiglia, se scompaio ogni domenica, scende in sciopero 😉
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Non te la porti con te la tua famiglia o qualche componente? Cioè, non fate assieme queste bellissime escursioni?
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Purtroppo no, hanno rinunciato da anni, per un errore mio di valutazione di un percorso. Tra la partenza e l’arrivo avevo calcolato solo 350 mt di dislivello, in effetti erano oltre 900 mt (tutto un saliscendi), da allora anche se dico “andiamo su un altopiano non mi credono”. E’ anche vero che a me non va di andare in montagna per sedermi su una sdraio o al ristorante, o al mare a fare il pollo da ingrasso con gli orari contingentati. Io mi prendo le mie domeniche, loro la loro settimana al mare e tutti siamo più contenti 😉
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Come ti ho già detto, le foto sono bellissime e mi hanno rimandata ad un soffice e delizioso pandoro con tanto zucchero a velo….mhmmm, che buono!!
La montagna sa avere le sue meraviglie e sa anche essere fonte di vita e di lavoro. Ma deve essere sempre luogo di rispetto.
Post “ispiratorio” 😉
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Purtroppo la neve si sta sciogliendo, quella è una valle fredda, e ancora un po’ di neve c’era, ma tutt’intorno, arrivando dalla val d’Ossola, non si vede un filo di bianco.
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Allora vieni a Pasqua in Sicilia! L’Etna è ancora un panzerotto bianco, tranne in cima: lì pare ci sia una colata di cioccolato fuso.
🙂
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La Val D’Ossola, la ricordo con affetto. Quando ero ragazza passavo le mie vacanze in Valle Antrona, che aria meravigliosa, che paesaggi. Ora non la vedo da più di 30 anni, chissà come sarà cambiata!
ciao
Ross
😀
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Rispetto ad altre valli la Val Formazza non ha avuto un grande sviluppo urbanistico, forse perché poco soleggiata e quindi freddina, non ci sono impianti di risalita, e questo l’a preservata un pò. L’unico richiamo è la pista di fondo, e vista la posizione è una delle poche che consente di sciare sino alla fine di marzo, poi in estate c’è più gente viste le mete escursionistiche alle cime vicine. Ciao 🙂
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