Per chi ha qualche annetto come me, si tratta del ritorno di qualcosa di già vissuto quasi mezzo secolo fa e che ci son voluti anni per essere debellata, forse più per effetti esogeni che non endogeni.
Oggi come allora si tratta di inflazione importata, nel 1974 fu l’impennata del prezzo del greggio, oggi quella del gas, guarda caso tra i maggiori produttori delle due materie prime, ci sono gli USA e guarda caso l’inflazione oggi come allora s’è fatta sentire prima negli Stati Uniti. Le cause dell’inflazione oggi però non voglio considerarle.
Certo è che siamo ancora agli inizi, gli effetti peggiori si vedranno in autunno quando le tariffe aggiornate dei distributori saranno interamente operative.
Il tampone messo sin qui dal Governo Draghi non potrà spingersi oltre una certa soglia, e chi accenderà la caldaia a gas alla fine di settembre vedrà ad ottobre/novembre l’effetto reale degli ultimi rincari e un effetto a cascata su beni e servizi, quindi per chi è a reddito fisso, è il caso di non farsi trovare impreparati. Che fare?
Qualche giorno fa il TG1 proponeva la riscoperta del libro dei conti familiare, qualcosa di simile al libro mastro aziendale, ma il breve servizio non spiegava per nulla a cosa serve segnare con costanza entrate ed uscite per tenere i conti sotto controllo, e cosa farsene.
Il metodo che adotto attualmente è poco analitico ma sufficiente per leggere i sottostanti dei dati.
Utilizzo un foglio excell. La voce entrate ad esempio non la considero affatto in quanto è stabile, segno solo le voci in uscita: manutenzioni e tasse, energia elettrica, gas, telefono, acqua e rifiuti, tv e internet, alimentari e pulizie, trasporti e assicurazioni, vestiario e varie, tempo libero. Salute. Il totale delle uscite e l’immissione di contante ha il solo scopo di verifica, in basso a destra conteggia il residuo di cassa. Lo schema è questo:
matutenzioni e tasse | energia elettrica gas telefono acqua e rifiuti | traporti e assicurazioni | vestiario e varie | tempo libero | salute | totale | prelievi e pos | saldo |
Somma delle voci | importo | |||||||
Lo scopo del foglio non è quello di vedere quanto si spende ma come si spende.
Il mio suggerimento per chi vuole utilizzare questo metodo, è quello di spendere liberamente il primo mese, fare un’analisi dei costi necessari e di quelli non indispensabili, il mese dopo cominciare a ottimizzare la spesa per questi ultimi e magari ridurla dove possibile. Con il passare dei mesi lo schema consente di poter decidere quanto deve essere il budget familiare annuale in rapporto alle entrate, un modo per vivere senza patemi rinunciando solo al superfluo.