Diritto di voto e grazia ricevuta.

Sembra che mezza nazione viva sulla pelle dell’altra metà. Ma la sensazione è che ci sia un’intera nazione, quasi un clone di se stessa, in cui i cittadini si vivono l’uno addosso all’altro, come ombre di se stessi, in un modo e come mai  successo prima. Una nazione in cui i poveri sono sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi, senza motivo e senza gloria, gli uni e gli altri. Di sicuro non  gloria dei cieli, per i primi. Garantita quella della pancia, per i secondi.

In questa settimana ha tenuto banco tra tutte le notizie, quella sullo sperpero, sul ladrocinio, sullo scialacquamento da parte di alcuni rappresentati politici eletti dal popolo bue. Eletti che sono stati nominati assessori, capigruppo, governatori, in nome della delega in bianco ricevuta. Una volta acquisito il diritto, han sentito il dovere di elargire nomine a cascata su amici e parenti, di gestire e appropriarsi a cuor leggero, dei soldi versati dai contribuenti.

Tutto è legittimato dal voto del popolo, come fosse per grazia ricevuta. In nome della democrazia, il voto consente ogni maialata, basta che sia a maggioranza, anche solo relativa, con la protezione di una legge che lo consente. Falsificare i bilanci non è reato.

Per anni, ma l’ultimo biennio a quanto pare è da guinness dei primati, gli allegri compari, forti di un voto bavoso, si son sentiti in diritto di poter fare tutte le castronate che gli passavano per il cervello. Sulla scia del Lazio ora cominciano ad accodarsi altre Regioni.
Dal Piemonte alla Sicilia, dalla Lombardia al Molise, sembra di fare un ripasso da primo anno di geografia. Mi si affaccia l’idea che nella prossima edizione dei testi scolastici, oltre alla densità abitativa, sarebbe bene indicare anche il livello di diffusione dello sciacallaggio cannibalesco. Le nuove generazioni avrebbero un elemento in più per capire in che ambito si muovono e crescono, per potersi mettere al riparo.

Il decentramento del potere alle Regioni doveva essere un modo per consentire allo Stato di essere più vicino ai cittadini, ai loro bisogni e istanze. E’ diventato un modo per stare più vicino alle loro tasche. Opere faraoniche, feste pacchiane, incarichi di dubbia utilità come gli osservatori della neve in Trentino, o i camminatori in Sicilia, o ancora i ricercatori degli scoiattoli in Lombardia, è il trionfo della fantasia al potere locale.

Nella prossima settimana dovrebbe essere emanata una legge che fissa regole efficaci anti corruzione, lo chiede l’Europa (da soli non riusciamo a pensarci), a votarla saranno anche un centinaio di indagati per reati vari che cercheranno di influenzare i compagni di banco. A meno che non si scateni un’epidemia di dissenteria acuta, avremo di sicuro una presenza da record. Qualcuno dirà che si sono vaccinati o che han mangiato riso. Noi continueremo a piangere dietro al feretro dell’onestà che si allontana.

Dallo scuolabus al pedibus (la crisi può essere salutare)

Quello nell’immagine sopra è il pedibus, in tempi di crisi ogni idea è buona. Risparmiare anche  sul trasporto scolastico è possibile. Grazie all’opera di volontari e di una corda, i nostri scolari viaggiano in sicurezza.  Si fa moto, si inquina di meno e si socializza. Condizione indispensabile è abitare nelle vicinanze della scuola, e, visto che il territorio comunale copre appena 7 km quadrati e i circa 6000 abitanti in massima parte sono concentrati nel nucleo centrale di 3 kmq, le distanze dalle scuole non sono eccessive. I plessi scolastici non distano oltre i 15′ di cammino.

In fondo una delle cose che si guardano quando si sceglie una casa, e quando si hanno figli in età scolare, è proprio quella di avere nelle vicinanze gli edifici scolastici. Questo bisogno di vicinanza o di prossimità riguarda un po’ tutte le cose di cui necessitiamo, al variare delle età. Negozi, uffici, chiesa, ma anche parenti e amici. Le nostre cittadine e i nostri paesi, in fondo sono improntati a questa peculiare caratteristica sociale, l’avere tutto a portata di mano. L’organizzazione socio economica segue in maniera naturale questa strada. Chiesa, casa comunale, scuola, posta, farmacia, fornaio,  fruttivendolo, lattaio, salumiere, elettricista … sono tutti elementi che compendiano il vivere insieme in un borgo, dove ci si conosce tutti, almeno di vista. Il paese è piccolo e la gente mormora. Se sino a qualche anno fa era un difetto oggi è diventato un pregio.

Affari di famiglia

Da qualche giorno non ho voglia di scrivere, preferisco lasciare commenti nei blog amici, scoprire  nuovi siti e trovarne alcuni molto interessanti. Nel frattempo il mio blog vive di rendita. Il grafico mostra visite costanti e stabili. Però di cose consuete e colorate ce ne sono  da raccontare e su cui riflettere. Ad esempio la mia banca, tre mesi fa, mi ha comunicato di aver ceduto il mio mutuo ad una sua consociata francese. Ho apprezzato molto il gesto di cortesia, ma diffidando anche della mia ombra, ho telefonato per capire cosa comportasse per me questa comunicazione. L’impiegata mi ha spiegato che è un atto dovuto in quanto la banca ha venduto  il mio debito, per me non ci sono aggravi. Deduco che gli interessi che pagherò non andranno più alla banca erogatrice ma alla consociata. Di sicuro non è stato ceduto alla pari, ma ad un prezzo inferiore, saranno affari di famiglia?

Nel frattempo è arrivata la scadenza della dichiarazione dei redditi e, visto che ho un mutuo, il fisco mi restituisce un migliaio di €. Che ci faccio? Diminuisco il mutuo? Faccio due conti, il risparmio mensile sarebbe irrisorio, circa 6 € al mese. Allora mi dico che è meglio metterli da parte per il non si sa mai. Visto che sono anche cliente delle Poste guardo cosa offre di buono la cara vecchia posta e che ti trovo? Dei certificati di credito della banca che mi ha erogato il mutuo con un rendimento del 12%.

Ma che sono impazziti? Io pago meno del 5% alla banca, questa vende  alla sorella il mio mutuo al 5% e mi offre il 12% se compro dei suoi certificati? Se non fosse che è una grossa banca, sarei tentato di pensare che sia sull’orlo del fallimento, quindi faccio un bel BFP con rendimento al 4,5%. Ma non è finita. Un paio di giorni fa apro la cassetta della posta e c’è una lettera pubblicitaria di una finanziaria, che guarda caso è una costola della banca che mi ha erogato il mutuo. La finanziaria mi offre un prestito di 6.000,00 € al tasso del 14%.

Ha una logica tutto questo? Magari sono gli stessi soldi che l’Europa ha concesso alle banche al tasso dell’1% per evitare che fallissero. Ditemi che sto sognando e che questa è pura follia finanziaria, in caso contrario qui c’è qualcosa che proprio non va.

Chi è il più avvantaggiato in questo momento? Io, che non avendo necessità di 6.000,00 al tasso del 14%, pago il 5% dando in garanzia un immobile? o la banca che vende alla sorella il mio debito garantito? o quel tizio che per comparsi un televisore 3D o un’automobile pagherà il 14%? o ci stan prendendo tutti per i fondelli visto che magari i soldi li tirano fuori dalla BCE al tasso dell’1%, cosicché anche chi non comprerà una casa o un 3D pagherà il suo obolo?

Mario Monti come Hari Seldon?

Chi sia Mario Monti più o meno tutti lo sappiamo, lo vediamo svolazzare da un canale all’altro, da una nazione all’altra, da un summit ad un convegno  e ogni tanto emana un decreto tecnico. Ma Hari Seldon chi è? anzi chi era? visto che nella “Trilogia galattica”  di Isaac Asimov  (sette volumi pubblicati tra il 1951 e il 1988) lascia le scene dopo i primi capitoli.

Hari Seldon era il padre della psicostoriognafia, una scienza che utilizzando complesse funzioni matematiche, combinate alla sociologia, alla politica e alla psicanalisi, giunge alla conclusione che l’Impero Galattico sta decadendo e il crollo finale sarà inevitabile. Seldon intuito che il fondo del barile sta per essere sfondato, mette in atto meccanismi che accelereranno la crisi del sistema ma al tempo stesso consentiranno in appena 10 secoli, e non i 300 prospettati dalle formule, di risalire la china.

Nel leggere qualche titolo on line ho letteralmente riso dentro di me, ed anche stasera a tavola, mentre sentivo il Prof, Monti confermare con la sua voce quanto riportavano alcune notizie sul web, mi ha fatto ridere ancora, a voce alta stavolta. Nel terzo libro della “Trilogia Galattica” entra in scena un mutante che scombina i piani di Seldon, chissà se  Il prof Monti ne ha tenuto conto. Il mutante era chiamato Mulo (l’uso del video finale è puramente casuale) .

Dai ditemi anche voi che la fantascienza, quella senza mostri e astronavi, non è una cosa seria :).

Una delle prospettive per l’Italia del 2041 …

Come sarà l’Italia nel 2041? Saranno passati appena 29 anni da oggi, qualcuno dei nati tra il 1980 e il 199o, se oggi ha un lavoro a posto fisso, forse potrà anche andare in pensione, e gli altri? Quel xx%  che attualmente ancora è senza occupazione e vive con i genitori, quelli che si arrangiano con lavori precari, saltuari, a intermittenza, che fine faranno? quali prospettive gli si offriranno? Noi che ora abbiamo tra i 50 e i 60 anni, saremo passati a miglior vita, il welfare familiare che gli ha consentito di sopravvivere economicamente verrà meno, saranno troppo vecchi per inserirsi in una qualsiasi attività e troppo giovani per percepire un assegno sociale.

L’immagine che mi si affaccia alla fantasia è una sorta di “miseria e nobiltà” del futuro. Come i nobili decaduti del secolo scorso, allo stesso modo ai nostri figli non dovrebbe restare altro da fare che vendere quello che i genitori hanno lasciato loro in eredità, sprofondando sempre più nell’indigenza. Soluzioni? La più rosea a cui penso in questo momento, potrebbe anche essere quella di mantenere l’usufrutto degli immobili cedendo la nuda proprietà a banche e affini. E’ un meccanismo che in altre parti d’Europa è già in uso. Anziani senza eredi cedono alla banca l’immobile, si godono i ricavato e dopo la cerimonia funebre (pagata anticipatamente per non rischiare di finire chissà dove) la banca entra in possesso dell’immobile acquistato a prezzo stracciato e lo rimette in vendita.

D’altronde siamo o no la nazione con il più alto numero di alloggi di proprietà? Basta non far figli e il problema si risolve da se.

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