Invidio un poco i castagni di Averara (Alta Val Brembana) che con la loro inamovibilità secolare han visto attraversare le strade del tempo dagli eventi che ne han segnato il tratto.
A me passante fuggevole non rimane altro che immaginare facciate ricche di affreschi, portici brulicanti di genti e merci, mentre intorno bruciavano le fascine per ricavare calce dai sassi della valle.
E quelle strane scale che si arrampicano ad intreccio sulla facciata esterna di un palazzo, rimandano a dei vicini estinti da un pezzo e non graditi. Chissà se erano solo orsi quelli che si voleva tenere lontani, un sistema di scale così concepito serviva di certo per proteggere il sonno dai predatori umani.
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