A che cosa serve correre, saltare, lanciare pesi e giavellotti o spingere su dei pedali?Divertimento allo stato puro, mi verrebbe da dire. D’altronde raggiungere una meta che ci si prefigge è inebriante. C’è chi scopre da subito che corre più veloce o salta più in alto degli altri, c’è chi lo scopre strada facendo che fare una cosa che da gioia, inebria.
Non so come si sente uno che ha vinto una gara, non sono mai stato un atleta, ma conosco la grande gioia che si prova quando il corpo compie qualcosa di esaltante, ed in questi due giorni Vincenzo Nibali qualcosa di esaltante l’ha fatta: ha conquistato la maglia rosa ed il Giro che oggi lo vedrà trionfare a Torino.
In questi due giorni vedere Nibali spingere sui pedali mi ha riportato a sentire i muscoli che si tendono quando spingi in salita ed il sangue pulsa nelle tempie al ritmo del respiro. Se le gambe vanno e trovano la forza di superare un colle, la discesa è un premio che accarezza la schiena, all’arrivo la sosta è l’imboccatura di un pozzo di ricordi dove tuffarsi.